Kingdom of Solomon [TdG]

Premessa
Di solito in questa sezione mi dilungo sulle glorie passate di autore ed editore per inserire il gioco in contesto.
Minion Games è però un editore piuttosto “giovane” che, di fatto, pubblica giochi solo dal 2009. I giochi probabilmente più noti sono “Nile” (di cui è uscita la versione deluxe da poco) e il tanto atteso “The Manhattan Project”, che purtroppo non ho ancora provato.
Anche l’autore è un nome abbastanza nuovo per il mondo del gioco: l’unico suo gioco degno di nota è “Revolution”. Insomma, autore ed editore per me nuovi per una recensione, quindi, senza preconcetti.

Ambientazione
Kingdom of Solomon è ambientato in Israele ai tempi del Re Salomone: un fortunato e pacifico periodo per un territorio normalmente sconvolto dalle guerre. I giocatori dovranno costruire edifici e contribuire all’edificazione del Tempio di Salomone: per farlo occuperanno territori da cui preleveranno delle risorse. Ci troviamo quindi davanti ad un classico gioco di piazzamento omini ed occupazione del territorio: editore ed autore americani per un gioco che è a tutti gli effetti un classico gioco alla tedesca, fatta eccezione per la grafica delle carte edificio.

Il Gioco
La mappa del gioco rappresenta il Regno di Salomone diviso in 16 regioni: alcune con uno spazio per costruire edifici, altre no. Ogni regione produce un tipo di risorsa: cibo, legno, pietra, rame o oro. Ci sono poi 5 caselle azione, 3 caselle speciali e il tempio di Salomone.
Ogni turno verranno rivelate 4 carte edificio mentre il mazzo di carte Fortuna verrà posto, coperto, nell’apposito spazio sulla mappa.

Fase Posizionamento
In ogni turno di gioco i giocatori posizionano a turno uno dei loro pedoni (4 o 5 a seconda del numero di giocatori) finché tutti non hanno terminato.
I pedoni possono essere posizionati sulle regioni, sulle aree speciali, sulle proprie carte edificio o nelle caselle speciali.
Ogni area/regione/carta può contenere un solo pedone.
Ci sono tre caselle speciali che meritano una descrizione particolareggiata: Altare, Arca e Tributo.
La prima è sempre attiva, la seconda solo nelle partite a 3 e 4 giocatori e l’ultima solo nelle partite a 4 giocatori.
Per occupare una di queste caselle occorre giocare tutti i pedoni rimasti: di fatto è quindi l’ultima azione che si fa nella fese di posizionamento.

Fase Risoluzione
In questa fase, in ordine di turno, i giocatori ricevono tutte le risorse (cubetti di legno di vari colori) dalle regioni occupate e risolvono le azioni legate alle carte edificio occupate o alle caselle speciali. Le regioni conferiscono di solito una sola risorsa ma ci sono alcune regioni che permettono di ricevere due cubi legno o due cubi cibo. Ci sono carte edificio che consentono di ricevere più risorse ed azioni speciali che permettono di aumentare il numero di risorse ottenute da una regione occupata.

L’Altare permette di diventare il primo giocatore e ottenere punti vittoria: è l’unico modo per cambiare nel corso della partita l’ordine di gioco.
L’Arca permette di pescare 3 carte fortuna e il Tributo di raccogliere una risorsa di ogni tipo.
Sono azioni molto forti ma dispendiose e un giocatore ne può scegliere al massimo una.

Fino ad ora non sembra ci sia nulla di particolarmente nuovo ed originale: ed in effetti il gioco si discosta poco da quanto già visto in altri titoli. L’aspetto peculiare è legato alla costruzione delle strade, degli edifici e al loro effetto sul posizionamento e sulla raccolta delle risorse.
In primo luogo non è possibile occupare una regione con un edificio di un altro giocatore: costruire edifici (vedremo in dettaglio dopo come) dunque consente di garantirsi l’accesso ad alcune risorse. In secondo luogo due regioni collegate da strade (vedremo in dettaglio dopo come si costruiscono) sono una specie di macro regione: ovvero ogni giocatore che posiziona un suo pedone in una qualsiasi delle regioni connesse da strade riceve tutte le risorse di tutte le regioni. Questo di fatto è l’unico modo per cui una stessa regione può fornire, nello stesso turno, risorse a più di un giocatore. È un concetto particolare perché di fatto le strade non sono proprietà di nessuno e generano ricchezza aggiuntiva: forse l’unica vera caratteristica innovativa di questo titolo.
Le risorse disponibili in ogni partita sono limitate e quindi, specialmente nel finale, può accadere che chi è primo di turno esaurisca qualche risorsa di fatto impedendone agli altri l’accesso.

Fase Mercato
Nella fase mercato i giocatori, in ordine inverso, potranno vendere o comprare una risorsa dal mercato o passare. Chi passa termina la fase mentre gli altri giocatori possono continuare a comprare e vendere liberamente. Visto che punti vittoria e soldi spesso coincidono è comune che negli ultimi turni ci sia una corsa alle vendite mentre nei primi turni il mercato è spesso poco utilizzato perché le risorse vengono accumulate per costruire edifici o edificare il tempio di Salomone.

Fase Costruzione
Nella fase costruzione ogni giocatore può costruire un singolo edificio (una delle quattro carte edificio disponibili nel turno). Gli edifici forniscono molti punti vittoria, permettono di piazzare un edificio in mappa e concedono una azione speciale al possessore: sono il motore principale del gioco e le due fasi precedenti devono essere giocate in funzione delle carte edificio uscite e delle risorse richieste. In alternativa uno potrebbe puntare solo su mercato e tempio di Salomone: è una strategia estrema che non ho avuto ancora modo di esplorare a fondo e non saprei ora dire se funziona o no.
Dopo gli edifici si può edificare un pezzo del tempio: all’inizio occorrerà costruire le fondamenta (pietra), poi le colonne (oro) ed infine le decorazioni (oro e rame). Costruire un pezzo del tempio dà punti vittoria o un pedone sacerdote. I pedoni sacerdote servono per due cose: colui che ne ha più di tutti gli altri diventa Sommo Sacerdote e nel turno successivo può giocare un suo pedone anche su una regione con l’edificio di un avversario.
A fine partita il sommo sacerdote riceve 20 punti vittoria. Per dare un’idea un edificio ne dà tra i 15 e i 20: la corsa quindi ai pedoni sacerdote non può essere l’unico obbiettivo.
In questa fase è possibile anche costruire strade, ma solo a patto che connetta due regioni con un proprio edificio o una regione con un proprio edificio e una neutrale (ovvero una delle regioni in mappa su cui non è possibile costruire edifici).

Fine del gioco
Il gioco finisce alla fine del turno in cui sono state edificate tutte le regioni o il tempio di Salomone è terminato o un giocatore ha esaurito i suoi edifici.
Vince il giocatore con più punti.

Considerazioni
Cosa dire di questo gioco? Scorre bene, con qualche idea carina (le strade) e molta interazione: scala bene con il numero di giocatori.
Non è nulla di particolarmente nuovo ed innovativo, ma un gioco ben fatto ed equilibrato come tanti altri. Il meccanismo delle strade è carino e il rapporto complessità/durata è ottimale.
Un gioco che credo di tanto in tanto farà comparsa sul mio tavolo.

Recensione pubblicata su www.goblins.net